lunedì 13 febbraio 2012

Varie 2012 - a Giovanardi non piacciono Jenna ed Eva Angelina

SPQP: Sono Pazzi Questi Politici. Hanno vissuto in un governo la cui attività principale è probabilmente consistita (dicono le malelingue) nel fare accoppiare giovani donne disinibite vestite da poliziotte e/o infermiere accompagnate da un menestrello, e ora inveiscono contro i bbbaci tra donne. Io proprio non comprendo. Forse il problema è l'assenza di menestrelli, spediti a guadagnarsi il pane lontano lontano? Ma no, onorevole, no... che problemi ci sono! Il menestrello ce lo abbiamo bell'e pronto, viene dall'Ammmerica degli abbronzati, e suona con un secchio di KFC sulla testa: il fantastico Buckethead, che ci propone il suo 35esimo album solista, denominato Electric Sea (Metastation, 2012 Voto: 7,6), seguito ideale di Electric Tears del 2002 - anch'esso tristemente scevro di giovani donne che si leccano - e nuovo capitolo della saga del chitarrista col cesto di KFC in testa. Non fatevi ingannare: se non lo conosceste, è un chitarrista tecnicamente sublime, ed in questo caso specifico estremamente moderato; non ejacula qua e là piogge di note alla velocità della luce come un Malmsteen qualsiasi. Il suo gusto per lenti ed atmosferici brani di chitarra acustica conditi da occasionali solo di elettrica (mai eccessivamente invasivi) lo porta a produrre serenità, una serenità che ben si sposerebbe con i frizzi ed i lazzi di un festino intimo e privato, con o senza Giovanardi. Dedica una canzone a Michael Jackson (ammicco ammicco), già disponibile per il download sul suo sito, quindi anche per altri determinati feticci siamo a cavallo. Ci sono anche due rielaborazioni di pezzi di Bach (che non è quello dei fiori, ma il buon Johann Sebastian... no, no, non il Sebastian degli Skid Row, prestate attenzione), ma non si può essere perfetti. Un buon album, seppur non incredibilmente memorabile, molto più vicino alla classica che al rock. Onorevole, mi sembra un buon candidato, no? Non schifiamolo.
Molto più schifabili sono invece i Big Pink, con il loro secondo album Future This (4AD, 2012 Voto: 4,1) ennesima NME Best band of the qualcosa, ennesimi tempertrappiani, ennesimo rompimento di apparecchiatura testicolare electro-indie. Una noia BESHTIALE, ove ogni tanto compare un assolo di chitarra decente (Lose Your Mind) o un verso che non sia totalmente insipido (Give It Up). Del resto l'esordio era tutt'altra cosa (seppur non trascendentale), ma qui non abbiamo video di gente che piscia in strada, non abbiamo copertine con maschi che si leccano e fanno robe, quindi tutto ciò che resta è un inascoltabile accozzaglia di rumorini electro-indie che non va da nessuna parte. Meh. 
Uno zinzinello meglio (ma non troppo) sono gli A Place To Bury Strangers, con il loro ep Onwards To The Wall (Dead Oceans, 2012 Voto: 6,3), ennesimo capitolo di emulazione dei Jesus and Mary Chain... uno shoegaze non particolarmente offensivo ma assolutamente irrilevante, se devo ascoltare una roba del genere la ascolto dagli originali... post punk di routine, che non proporrei a nessun festino. Ci vogliono gli hook per fare questa roba ragazzi, ci vogliono gli hook... feed me with your kiss, purchè non siate due donne.
Bella copertina comunque, non ci sono donne che si baciano nè gente che fa pipì in strada.

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