mercoledì 16 novembre 2011

Bugo - Nuovi Rimedi Per La Miopia (Universal, 2011)

Quando dico che per me Sentimento Westernato è il miglior album italiano del decennio scorso (e il successivo Dal Lofai al Cisei non è qualitativamente molto lontano), la gente mi ride in faccia. Le parole di Christian Bugatti, in arte Bugo, sardoniche osservazioni sempre in bilico tra il naif e la fesseria, sorrette da costruzioni musicali assolutamente brillanti, prodotte con poche lire e di valore infinitamente superiore a quelle orge di danaro buttato nel cesso risultanti in immondizia musicale che normalmente c'è chi ha il coraggio di mettere tra "I Migliori Album Del Decennio", sono sempre state una speranza per me che la musica italiana non di massa fosse altro che i Baustelle, gli Afterhours e Uochi Toki. 

Quindi, quando mi sono ritrovato per sbaglio a sentire (grazie allo shuffle di winamp) Comunque Io Voglio Te ho creduto di aver messo in playlist erroneamente qualche roba di Biagio Antonacci.

Ma invece no.

Invece no.

La vita è quella che tu dai a meeeeeeeeeeeeee. Ehr, no, aspè.

Invece no.

Era Nuovi Rimedi Per La Miopia, il nuovo, agghiacciante album di Bugo prodotto da Saverio Lanza (che acciminchia c'entra con Bugo, lo sa solo il cielo), noto produttore per Vasco, Pelù, PGR.
E allora penso, "vabbè, una brutta canzone capita a chiunque, ascoltiamo il resto".
Ed infatti il resto è una cagata.
Una sonora cagata.
Banali pezzi d'amore, banali riflessioni pseudosociologiche sul frenetico mondo moderno, banali arrangiamenti elettronici (seppur assolutamente inappuntabili tecnicamente), banali melodie, banali cambi di accordi, banale il suono, banane, lamponi, chi c'era, con te, chi c'era stasera?

Una delusione enorme, anche se non di certo inaspettata vedendo il progressivo declino qualitativo degli ultimi tre album di Bugo (Golia e Melchiorre, Sguardo Contemporaneo, Contatti), con una progressiva conformazione compositiva ai canoni del "prodottino" da reality show, banalizzazione degli assurdi sproloqui Bugattiani e sterlizzazione sonora che hanno infine dato alla luce questo capolavoro d'arte moderna, per dirla col Sergente Maggiore Hartman.
Ora, io non ho capito se l'etichetta voleva un prodotto da classifica e quindi ha condotto Bugo a fare una cosa del genere o se, viceversa, è stato Bugo a decidere che poteva e voleva fare un sacco di soldi e quindi ha chiesto aiuto all'etichetta che prontamente gli ha fornito Lanza (che, comunque va detto, sa fare alla grande il suo lavoro), o se (seeeee...) ingenuamente la crescita lo ha portato a questo.
Fatto sta che prego che si spettini quei capelli da pubblicità della Studio Line e che ritorni a parlare di piedi sulla merda e del fuoco del fornello, perchè di roba del genere ce n'è tantissima, e fa tutta, inequivocabilmente cagare.
Voto: 2.1

1 commento:

  1. Quoto Tutto. Non sembra nemmeno più lo stesso autore a mio parere geniale che sfornò gemme irregolari come La Prima Gratta e Sentimento Westernato..

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